Di seguito pubblichiamo un appassionato testo della curatrice dell’esposizione INTEMPORANEA che ha aperto i battenti durante la notte bianca dell’arte sabato 2 ottobre 2010.
Le opere dei nove autori bresciani (Lionel ABRIAL, Fabio BIX, Marcello GOBBI, Alberto MANCINI, Filippo MINELLI, Alessandro MOMBELLI, Alberto PETRÒ, Enrico RANZANICI, Camilla ROSSI) saranno installate nel museo di Santa Giulia fino al 30 ottobre.
La Vittoria Alata ci lascia le penne.
Cinque volti di imperatori, facce di bronzo, girano la testa al girar di tacchi d’una bella signora.
La storia si sfoglia su Libri sovradimensionati con pagine decifrabili.
Un uomo scava nelle Domus dell’Ortaglia: ne esce acqua cristallina, e un antico parente che cerca un contatto con quelle mani cariche di terra e di secoli.
Da mosaici salvati emergono strappi di un linguaggio sconosciuto.
Attorno ad anime rigide colano pelli di silicone, uomini tesi nel silenzio della scelta.
Che succede al Museo Santa Giulia?
Accadimenti…INtemporanei. Né solo contemporanei, né tantomeno estemporanei.
Appositamente pensati e creati per il Museo Santa Giulia.
Così s’intitola la mostra, INTEMPORANEA. Dialoghi d’arte tra passato e presente, ideata da Fabio Bix e curata da chi scrive, Ilaria Bignotti.
Ma facciamo due passi indietro.
ll Museo di Santa Giulia è un punto di riferimento della città di Brescia, una presenza monumentale dove sono stratificati secoli di vicende e imprese, forme e linguaggi, dall’epoca romana ai periodi medievali all’età veneta: tracce e percorsi di una storia collettiva e al contempo individuale.
Il Museo, come suggerisce l’etimologia del suo nome, è il luogo delle Muse.
E le Muse, si sa, ispirano l’artista, ammaliano il visitatore, incitandoli a un dialogo intenso e affascinante con le opere esposte. Nove artisti, i cui linguaggi spaziano dalla fotografia alla light art, dalle arti visive alla scultura, dall’installazione audio-video ai new media, si sono lasciati ispirare dalle Muse che ancora aleggiano per il Museo Santa Giulia: mosaici e capitelli, affreschi e statue, cripte e volti antichi, fusi nel metallo o scolpiti nella pietra, hanno suggestionato i loro linguaggi e la loro creatività.
Il risultato sono opere e installazioni site-specific, tese in un dialogo eclettico e affascinante tra antico e moderno, tra passato e presente. Un dialogo INTEMPORANEO, esteso tra i tempi dell’arte che, per antonomasia, non ha tempo.
Ilaria Bignotti
pubblichiamo di seguito il catalogo della mostra INTEMPORANEA
regia di Enrico Ranzanici
musiche di Simone Lombardi
buona visione a tutti