Perché le cose buone sono tante

Ho un caro amico, e la sua amicizia mi onora. Non facile inizio – la retorica, nella componente negativa del termine, è lì a un passo, in agguato – per dire una cosa semplice e difficile al tempo stesso: la vita è fatta di tante situazioni diverse, a volte enormemente distanti tra loro. Entrando in questo blog, e conoscendo in anteprima gli argomenti solitamente trattati, ci si aspettano post su chi produce cibo con grande capacità e pari rispetto: di sé, di quello che fa e di chi consumerà il prodotto del suo lavoro. Si scopre poi che il “buono” può  essere anche il libro di un giovane scrittore, la musica che  sgorga abbondante dal nostro territorio e altro ancora. Non mi sto perdendo nelle parole,  semplicemente vi sto informando, come per altri argomenti, dell’esistenza di un “buono” diverso, fatto di tante persone e sublimato in una figura: quella di Roberto Gorla, medico, e di Brescia Reumatologia, sito da lui gestito dal Luglio del 2000. Non è delle malattie di cui lui si occupa che voglio parlare, per quello, se v’interessa per i più vari motivi potete, ad esempio, utilizzare il link precedente, piuttosto di lui, l’avrete capito, l’amico dell’inizio, delle sue idee, del fatto che nella home page del suo sito appaiono una frase e un collegamento …

Brescia Reumatologia conta migliaia d’ingressi e sono quasi sicuro che qualcuno si sarà chiesto cosa diamine “ci azzecchi” quel collegamento con i motivi che l’hanno portato a cercare voci e siti dedicati alle “Malattie Reumatiche Infiammatorie Croniche e Autoimmuni (MA.R.I.C.A) “. Roberto mi ha detto, anche per questo lo stimo, che lui voleva assolutamente inserirlo, perché MadeinBrescia, i suoi intenti, i suoi principi, gli sembravano assolutamente “buoni” e in quanto persona che opera e vive nel territorio “buona” l’idea di condividerlo. Cerco, in modo impari lo capisco, di ricambiare l’attenzione, e vi riporto alcune frasi dalla pagina iniziale del sito:

 La porta del sito è aperta a tutti.

Abbiamo scelto e volontariamente ci impegniamo di essere al servizio del nostro prossimo. Noi siamo il nostro prossimo.

Qui ci si informa e si può partecipare attivamente.

Il nostro gruppo di ReumAmici è cresciuto grazie all’entusiasmo e all’impegno di molti.

Ribadisco la mia intenzione di non voler “adulterare”, nel senso etimologico stretto, le cose, ma ritengo che queste affermazioni siano assolutamente condivisibili e diano la netta sensazione  che il “buono” possa essere allargato a ogni manifestazione umana. Se Roberto pensa che come “operatore” della nostra provincia, anche se riceve visite e richieste da tutto il nord Italia e non solo, abbia per lui senso portare a conoscenza di altri una sua passione,  io, noi, pensiamo che sia giusto e doveroso dare un sia pur minimo spazio a una realtà che rende, come altre beninteso, il complesso degli Spedali Civili bresciani un riferimento, un approdo per tanti. E questo in un momento certo non facile per l’intera sanità italiana. Credo che la risposta di questo successo sia ancora una volta nel momento fondante di questo progetto, le persone, e vi suggerisco di là dai vostri interessi e motivazioni di leggere quanto riportato sotto la voce “Finalmente ho capito cosa vuol dire essere un medico”. Perché le cose buone sono tante.

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