Un anno di MadeinBrescia

Un collage, un mosaico se preferite, limitato dalla mia scarsa dimestichezza con Photoshop e dall’esigenza di assicurare un minimo di leggibilità al tutto, che d’immagini, di volti, avrei voluto metterne decine e decine. Questa precisazione la devo innanzitutto ai tanti assenti, alle tante piccole/grandi realtà che rappresentano il lato non replicabile, non omologabile della produzione, alimentare prevalentemente, della nostra provincia. Un invito di conseguenza, rileggetevi alcuni post dedicati ai produttori apparsi durante il 2011, ma anche dell’anno precedente, e non per il desiderio più o meno conscio d’incrementare le visite di MadeinBrescia, piuttosto per suscitare curiosità dapprima e voglia di reperire questi prodotti. Vi assicurerete oli, mieli, vini, confetture, formaggi frutto di passione e materie prime “buone”, sia per la loro validità organolettica che per il rispetto dell’ambiente e delle persone coinvolte nella loro produzione.

Chiedetevi, può essere un proposito per l’anno che verrà, cosa c’è dietro a un’etichetta, a un prezzo, a una confezione, pensate che un eccessivo risparmio può anche significare un futuro debito che prima o poi il territorio, le piccole aziende italiane che chiudono, un tessuto sociale che si disgrega faranno pagare, volenti o nolenti, a tutti noi. Il cibo poi non è solo merce, ha millanta significati, impariamo nuovamente a condividere quando e se possibile, a frequentare i sempre più numerosi mercati agricoli, certo anche lì dobbiamo  distinguere,  provare, sarà una selezione naturale fondata sulla validità della proposta e sul giusto prezzo e non solamente sulla forza di una comunicazione martellante e dimentica di cosa stia effettivamente suggerendo o imponendo per progressiva mancanza di alternative.

Spostatevi un poco, quel che vi garba, quel che vi è possibile, non solo per affollare artificiosi ed artificiali centri, anche per visitare cantine, cascine, aziende agricole, non in cerca di un utopico “vino del contadino”  ma di derrate che sono ora, e spero lo siano sempre di più, almeno scopribili in rete, magari in modo intelligente, capace di suscitare attenzione. Tutto questo è difficilmente riproducibile, difficilmente integrabile in processi industriali appannaggio di pochi per soddisfare, ma come, molti.

Questo è uno dei nostri auguri, insieme a quello di sperarvi più coinvolti: scrivete, commentate, suggerite, criticate, dissentite, in una sola parola partecipate. Buon Anno a tutti voi.

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