Guida Espresso 2013: Brescia e provincia

Iniziamo dall’alto, ricordando che questa guida esprime in ventesimi il punteggio assegnato e prevede per i migliori locali l’assegnazione di un simbolo dedicato: due “cappelli” da cuoco sino a 16,5/20 e un “cappello” sino ai 15/20. L’inossidabile Miramonti l’Altro di Concesio, fraz. Costoro,  riconferma la posizione dell’anno scorso, e il primo posto nell’intera provincia, con 17,5/20. Seguono Villa Feltrinelli di Gargnano  a 17/20, Gambero di Calvisano  e Villa Fiordaliso di Gardone Riviera , entrambi  a 16,5/20, Capriccio di Manerba – 16/20 -, Dispensa Pani e Vini di Adro, fraz. Torbiato che entra nei locali premiati con il simbolo  della “toque” a 15,5/20, identico punteggio del Leon d’Oro di Pralboino, dell’Albereta con il Ristorante di Gualtiero Marchesi ad Erbusco, Carlo Magno a Collebeato e un gruppo comprendente Esplanade di Desenzano (certo che completare il sito sarebbe opportuno), Rucola di Sirmione, Ristorante Enoteca Zafferano di Manerba, Al Porto di Moniga con 15/20.  Sempre a 15/20 L’Officina Cucina, atipico ristorante in quel di Brescia, Due Colombe di Stefano Cerveno a Borgonato di Cortefranco, Da Nadia di Castrezzato.

A 14,5/20, poco al di sotto “dell’empireo”, La Piazzetta di Graziano Cominelli a Brescia, retrocessa quest’anno di mezzo punto, l’Artigliere di Davide Botta, sempre in città, l’Aquariva di Padenghe, l’Antica Trattoria alle Rose di  Salò, La Speranzina di Sirmione. A quota 14,5/20 la guida riporta anche l’Ortica di Bedizzole, che come altri locali bresciani ha chiuso i battenti nel corso degli ultimi due mesi: Piercarlo Zanotti, cuoco di rara umanità, viaggia ora tra l’Italia e l’Olanda dove l’interesse per la ristorazione offre, almeno ora, maggiori possibilità all’omonima proposta sita a Best. Staccati di mezzo punto Il Rigoletto di Mario Mantelli  – se osasse un poco di più…! – nella zona di Mompiano a Brescia, Il Miramonti del mitico “Marione” a Caino, la Mongolfiera dei Sodi ad Erbusco, il Rolly di Manerba, recentemente protagonista di un post su MiB, A Filo d’Acqua di Sulzano  piccola e particolare realtà, sempre  segnalata dalla sola guida dell’Espresso come il Rigoletto, che mi piacerebbe più conosciuta.

Folta la pattuglia collocata a 13,5/20. Sirani a Bagnolo Mella, Ristorante Gaudio di Barbariga, Castello Malvezzi,  Lorenzaccio, Scarlatto di Raffaele Mor – doverosa nota per questo locale attualmente chiuso ma di prossima riapertura, sperando conclusi gli sciagurati, come tempi, lavori alla facciata dell’edificio che lo ospita: Raffaele è chef davvero capace in cerca di nuovi equilibri che speriamo arrivino presto, sarebbe un peccato che la nostra città perdesse un altro locale interessante – tutti a Brescia, Gelso a Cazzago San Martino, Relais Franciacorta La Colombara a Corte Franca, Cavallino in Desenzano, la Tortuga di Gargnano che la guida segna in rialzo – quanti ricordi grazie a Danilo Filippini… -, Osteria della Villetta a Palazzolo, Castello di Serle a Serle, Mirto a Vallio Terme. Con questo punteggio viene segnalato anche il Quintessenza di Moniga, ma dalla fine di settembre lo chef e titolare Fabio Mazzolini ha chiuso quest’esperienza trasferendosi al Dalie e Fagioli, agriturismo della zona. Con mezzo punto in meno, 13/20, troviamo Le Frise della Famiglia Martini ad Artogne,  Eva a Botticino, Carne&Spirito (il nuovo corso del ristorante Noce di Paride Pedroni) e la Bottega di Vittorio a Brescia, Benaco dell’omonimo Hotel a Salò, Lugana a Sirmione.

Chiudono la guida,  a 12,5/20 la Trattoria dell’Orologio a Gottolengo e  Rosa dell’omonimo albergo a Iseo, a 12/20 l’Osteria, questa volta, dell’Orologio a Salò e lo Scultore a Brescia. Peccato, e questa volta doppio peccato, che  Lo Scultore non sia più attivo da Giugno. L’Espresso aveva semplicemente segnalato questo luogo, civico e civile, nella scorsa edizione, con la sola specifica di “cucina generalista” e io da questo blog avevo opportunamente, dal mio punto di vista, commentato. Pare ripetersi quest’anno creando una scheda – non poteva più essere tolta a Giugno? – davvero poco significativa dove la nota più positiva pare venire dai costi contenuti. Davvero poco significativa e in ritardo per un locale che nel nostro centro storico, di là da contraddizioni, difficoltà e limiti, faceva seria ricerca e cucina del territorio, recuperando ricette, creando forti legami coi produttori, divenendo punto d’incontro per più persone accomunate dalla passione e dall’interesse per le sue proposte. Coerentemente poco mi dicono le segnalazioni senza commento alcuno, eccetto una definizione della cucina, presenti anche quest’anno in guida.

Nota per i siti web: sono stati linkati i siti attivi al momento della messa online del post. Non ho aggiunto siti riconducibili al locale ma che non danno informazioni sullo stesso e siti disponibili unicamente in lingua inglese. Siamo comunque in provincia di Brescia ecchediamine…

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