Ché si vive anche di piccole consuetudini, di un esercizio della memoria quotidiana, quella non destinata a riempire i libri di storia. Nel corso del 2012 lo Scultore ha chiuso i battenti, non mi spiego totalmente l’associazione ma suona nella mente Each man kills the thing he loves interpretata da Jeanne Moreau, forse a dare un senso ad azioni umane altrimenti imperscrutabili. Federico Bellagente padre non padrone di MadeinBrescia ora percorre altre strade, salva la passione per le cose fatte in un certo modo: pochi giorni prima di Natale è passato a trovarmi in cerca di una capiente pentola per la sua mostarda di agrumi. Spero si ricordi il patto. E il vasetto di preparazione. Sono così rimasto in un certo senso da solo, non perché avessimo frequentemente il piacere di leggerlo direttamente su questo blog, quanto per il costante scambio di nomi, prodotti, idee. In questo caso fortuna vuole che il mio ego sia così sviluppato da continuare a pungolarmi e dividermi tra i miei impegni di scrittura. Inutile dire che sempre più, per il momento almeno, Sapori Bresciani, rubrica del venerdì sulle pagine locali del Corriere della Sera, abbia la meglio rispetto a questo impegno, le migliaia di copie distribuite ogni giorno mi fanno sperare in una maggiore diffusione delle tante voci esistenti nella nostra provincia che parlano, producendoli, di vini, farine, frutti e marmellate, oli e mieli così lontani da altri che in quantità non paragonabili invadono le corsie di negozi, supermercati ma anche sempre più numerose mostre e rassegne. Maggiore diffusione dicevo che vorrei un poco tradotta in un concreto supporto a chi continua a percorrere una non facile strada. Identità, unicità, salubrità, rispetto per chi lavora, rispetto della terra su cui si lavora – terra bresciana spesso martoriata da inquinamenti d’ogni sorta e altrettanto da incurie ed immobilismi: attenti signori che rischiamo di vanificare un patrimonio davvero prezioso e tra i pochi spendibili quasi ovunque – sono caratteri specifici di queste attività e possiamo percepirlo conoscendo queste persone, inimitabile garanzia, provando i loro prodotti. Perderli sarebbe tuffarsi in un mare di sapori congegnati ad arte, senza rischi – almeno per il palato – e senza emozioni. Perderli sarebbe consegnare gli attrezzi di un sapere millenario a chi non sa che farsene, ché a far soldi non servono più di tanto.
Basta con le riflessioni, una manciata di dati dal report annuale di WordPress.com per dirvi cosa ha mosso questo blog negli ultimi dodici mesi.
Più di un sesto dell’intera popolazione bresciana ha idealmente visitato le sue pagine e «Il giorno più trafficato dell’anno è stato il 15 ottobre … Il messaggio più popolare quel giorno … Una piccola storia.» Grazie dunque a Daniele Marziali, l’assolutamente unico Fornaio Anarchico di Saludecio. Non ho fatto altro che riportare integralmente un racconto autobiografico apparso sul suo profilo facebook a riprova che coerenza, personalità e valori hanno ancora un seguito.
«… gli articoli più letti nel 2012 …» Non sono stati scritti in quell’anno … E dimostrano come alcuni argomenti siano particolarmente seguiti dai lettori di MadeinBrescia. Il cibo da strada grazie anche ad una sorta di ripresa da me fatta sul blog Voci di Brescia e la ormai mitica spongada, sperando che il mito non distrugga il soggetto come talvolta capita. Poi le birre artigianali bresciane, Mare Nostrum, outsider che non pensavo e testimone dell’impegno imprenditoriale, e la trattoria di Antichi Sapori Camuni, ora in altre mani che meritano senza dubbio una visita da parte mia.
Alcune variazioni a «Come ti hanno trovato?» Termini di ricerca e referrer che hanno portato gl’internauti nelle pagine di MiB. Quasi immutato il quadro dei termini, appaiono nei siti d’indirizzo e rimando quello dell’osteria di Moniga e del microbirrificio dei F.lli Trami. Presenza costante il sito ufficiale di Laura Castelletti e presenze che definirei istituzionali come facebook e, più recentemente, twitter.
Naturalmente «La maggior parte dei lettori sono venuti …» dall’Italia! Secondi gli Stati uniti e terza la Germania. A chiusura l’articolo con più commenti nel 2012: Bilancio – II Anno. Ci ripeteremo?
Buon 2013 a tutti voi e, come sempre, partecipate attivamente …
come al solito non posso che apprezzare il tuo lavoro..