La Guida del Gambero Rosso 2014: Brescia e provincia

Image 2«La ristorazione italiana continua a muoversi bene in questi anni di crisi economica e calo dei consumi…            Ci sembra che la qualità sia cresciuta più dei prezzi… Così come sono sempre più diffuse formule di ristorazione poliedrica nell’intento di dare più opportunità (anche di spesa) alla clientela.» Pare improntata a un certo ottimismo l’introduzione di Clara Barra e Giancarlo Perrotta, non lo dico certo ironicamente, anzi, sono contento che qualcuno lo sia, vista l’attuale rarità di questa disposizione… Ho poi il piacere di conoscere, quanto meno virtualmente, Clara Barra da me sempre ritenuta persona capace ed equilibrata. Valgono le considerazioni iniziali fatte per la precedente edizione con la novità di un’apposita pubblicazione per le pizzerie (e su questa qualcosa da dire per la nostra provincia ci sarebbe) e la comparsa, per noi, della categoria «birrerie».

Procediamo questa volta per località iniziando dalla Dispensa Pani e Vini di Adro che conferma i suoi 80/100 e dal Gaudio di Barbariga con 84/100. Nel plotone del capoluogo troviamo più di  un esordiente come I Capitelli di Luca Caccaro (da me segnalato sulle pagine del Corsera Brescia), con 74/100, poi Carne e Spirito, senza voto, nuovo volto del ristorante Noce,  Fermento (idem) birreria che entra in guida con due bei boccali,  l’Osteria La Grotta, senza voto;  compare con ben 3 bottiglie, il massimo per la categoria «vinerie» Lanzani, senza voto Il Lorenzaccio e l’ingresso del Nineteen19 con 76/100. Si riconferma ai vertici italiani delle osterie con 3 gamberi La Madia di Brione  (quando posso parlo sempre con grande piacere di Michele Valotti), Al Gambero di Calvisano con 88/100, Carlo Magno di Collebeato, senza voto, mentre resta al vertice con 89/100 il Miramonti l’Altro di Concesio località Costorio. Fa il suo ingresso in guida Barboglio de Gaioncelli di Corte Franca con 78/100 e si ripresenta nella frazione Borgonato il Due Colombe di Stefano Cerveni  con 82/100. Sempre a 84/100 l’Esplanade di Desenzano del Garda, senza voto la Mongolfiera dei Sodi di Erbusco, 86/100 per Villa Fiordaliso di Gardone Riviera, 81/100 per La Tortuga di Gargnano, senza voto il Vicovetere in località Villavetro e 85/100 per Villa Feltrinelli. A Gavardo in località Soprazocco Pegaso di Adriano Liloni con due gamberi, due bottiglie invece per Il Volto di Iseo. Senza voto il Monte Baldo a Limone sul Garda come il Capriccio di Manerba del Garda. Sempre a Manerba troviamo la novità del Dalie e Fagioli con due gamberi (in cucina Fabio Mazzolini ex Quintessenza di Moniga…), il Gusto, vineria soprastante il Capriccio, con due Gamberi e il Rolly a 81/100. Si continua con Al Porto di Moniga del Garda, 78/100 e L’Osteria Suer & Garbino, 79/100 (Saulo Della Valle mi «strappa una citazione» avendo con lui collaborato per il piatto del Coregone all’olio). Arriviamo a Montichiari con i 78/100 di Dal Dosso Salamensa, poi i 77/100 dell’Aquariva di Padenghe sul Garda. Altro vertice con l’Osteria della Villetta dal 1900, secondo 3 gamberi della nostra provincia. Due bottiglie per Il Vecchio Larry di Pontoglio, 80/100 per il Leon d’Oro di Pralboino, senza voto L’Antica Trattoria alle Rose di Salò ma 76/100 alla Locanda del Benaco mit Caffè (altra creatura di Gianni Briarava) esordiente in quest’edizione. Sempre a Salò senza voto l’Osteria dell’Orologio. 80/100 invece a La Dispensa di San Felice del Benaco e  due gamberi all’Osteria dei Tre Cantù di Serle. A Sirmione, senza voto, l’Orangerie del Grand Hotel Terme, La Rucola con 79/100 e  l’Antica Trattoria La Speranzina con 81/100. Senza voto il Kro di Temù a chiudere la rassegna dei locali segnalati.

Qualche novità, qualche cambiamento di voto e alcune «uscite» per la guida, lo riconfermo, che rappresenta a mio avviso una delle più affidabili sul nostro territorio pur con qualche assenza. Ricordo che alcuni ristoranti presenti nella precedente edizione hanno nel frattempo abbassato le saracinesche come Lo Scarlatto o si sono trasferiti in altre province come l’Artigliere.

Note:

Ho interpellato direttamente Clara Barra per delucidazioni sui ristoranti «senza voto» ottenendo la seguente risposta « la dicitura senza voto non identifica un locale dal punteggio basso, sono piuttosto quei posti classici, anche un po’ statici, che garantiscono uno standard, affidabili, ma di cui forse è difficile trovare qualcosa di nuovo». Ovviamente un grazie per la disponibilità.

Nei link ho utilizzato anche le pagine facebook del locale, se non disponibile un sito, omettendo l’informazione solo quando non aggiornate da mesi…

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