Indipendente [comp. di in- e dipendente sul modello del corrisp. fr. indépendant, 1585]
A agg. 1 Che è libero, che non è soggetto a vincoli di alcun genere: …
da lo Zingarelli – Vocabolario della lingua italiana
Sesta edizione quella di Vino In-dipendente, che domenica 2 e lunedì 3 vedrà oltre 60 produttori di vino e una decina di artigiani del cibo, riempire gli spazi della Sala Polivalente Beata Cristina in via S. Michele a Calvisano, neppure una trentina di chilometri da Brescia. Rassegna caratterizzata da più di una scelta intelligente, a partire dalle date che includono un festivo dedicata in prevalenza al grande pubblico, quello costituito da appassionati, curiosi, e un feriale, meta obbligata per molti addetti ai lavori, dai titolari di enoteche ai ristoratori. Ideatore ed organizzatore dell’evento Stefano Belli, sommelier, che da questa edizione si avvale della collaborazione di Davide Micheletti (relatore dell’Associazione Sommellerie Professionale Italiana) nonché del supporto della locale Pro Loco.
Chiedendo a Stefano le ragioni del nome da lui scelto emergono le due componenti alla base della rassegna: la prima l’indipendenza dei produttori presenti da logiche e condizionamenti esterni, talvolta anche da quelle di un mercato che spesso tende all’omologazione, alla soddisfazione di gusti stereotipati, l’avere come riferimento «l’integrità del proprio territorio, attraverso una forte etica ambientale, per produrre vino che prevede il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, attraverso l’assenza di additivi chimici e di manipolazioni innaturali da parte dell’uomo, …», il tutto senza ricorrere all’utilizzo plateale di alcuni aggettivi di volta in volta idolatrati o demonizzati. La seconda inclusa nel termine dipendenza, staccato dalla particella negativa che lo precede, da recepire in termini assolutamente positivi, lontani da qualsiasi accenno a servitù fisiche o psichiche, da vivere come puro piacere che una volta provato diventa stimolo, ricerca, studio, apprezzamento.
Un vino per chi non subisce più di tanto il fascino, la forza, di comunicazioni martellanti, che talvolta ricorrono a immagini più o meno compiacenti, allontanandosi di fatto dai suoi elementi costitutivi e caratterizzanti: la terra, il clima, il lavoro dell’uomo, il rispetto per l’ambiente… Tutto questo al fine di produrre, e proporre, vini che siano espressione quanto più diretta del lavoro in vigna, di uve seguite con grande attenzione, colte nel momento ideale, portate in cantina nelle migliori condizioni possibili. Lontani però, questa è al contempo visione e auspicio, da quelle forzature, da quei fraintendimenti che sia all’inizio, sia nei momenti di grande espansione del vino cosiddetto «naturale» – per usare una delle formule correnti – prodotto in conduzione biologica, biodinamica o, comunque, limitando al massimo l’utilizzo di sostanze di sintesi, gl’interventi in cantina – portano a vini squilibrati, con volatili alle stelle, con «puzze» che mortificano qualsivoglia buon intento: lo fa presente in modo chiaro quel Sandro Sangiorgi, precursore nel comunicare una certa tipologia di vino, in un suo recente articolo apparso su Porthos dal titolo Il topo e il var (sarà caso che accanto al nome del sito sia presente la frase: Indipendenti da sempre, ci occupiamo di vino, cibo e cultura?).
Un vino che vuole essere conosciuto e lo fa in modo attento e discreto, la possibilità di degustare, l’ingresso con la consegna del bicchiere costa 12 euro, di acquistare ciò che si è trovato interessante, piacevole, emozionante, di là dagli schemi, di accompagnarlo, o di «staccare» con piatti caldi, di parlare senza prevenzioni, schiettamente, con chi quel vino lo ha voluto, pensato, prodotto. Nel sito dedicato l’elenco delle cantine, quello degli artigiani del cibo – non me ne voglia alcuno ma io non posso esimermi dal citare la presenza dell’amico Paolo Devoti di Passion Cocoa: se amate il cioccolato trovate un piccolo spazio nella vostra visita per conoscerlo -, le indicazioni per giungere al luogo dell’evento e, per chi volesse conoscere in dettaglio le modalità con cui sono state selezionate e invitate le cantine, la pagina dedicata al Regolamento Vino-indipendente.
VIGNAIOLI:
DENIS MONTANAR [ FRIULI ]
RICCI DANIELE [ PIEMONTE ]
AZ. AGR. REICHMUTH MARCEL [ PIEMONTE ]
DENAVOLO [ EMILIA ROMAGNA ]
CASA WALLACE [ PIEMONTE ]
AZ. AGR. CASCINA GASPARDA [ PIEMONTE ]
VIGNE DI SAN LORENZO [ EMILI ROMAGNA ]
JOSEF [ LOMBARDIA ]
CASE VECCHIE [ LOMBARDIA ]
AZ. VINO DI FOGNANO [ EMILIA ROMAGNA ]
AZ. AGR. MONTEFORCHE [ VENETO ]
TERRE DI GNIREGA [ VENETO ]
AZ. AGR. DARIO ORLANDINI [ EMILIA ROMAGNA ]
AZ. AGR. GRAZIOLI ANGELO [ EMILIA ROMAGNA ]
VANEMPO POGGIO DI CICIGNANO [ TOSCANA ]
PODERE ANIMA MUNDI [ TOSCANA ]
AZ. AGR. FILAROLE [ EMILIA ROMAGNA ]
AZ. AGR. DI MEO [ ABRUZZO ]
AZ. AGR. DISTINA [ EMILIA ROMAGNA ]
CANTINE DEL CASTELLO CONTI [ PIEMONTE ]
BARBACAN [ LOMBARDIA ]
JNK [ SLOVENIA ]
AZ. AGR. BOFFALORA [ LOMBARDIA ]
AZ. AGR. ANTONIO LIGABUE [ LOMBARDIA ]
TOMMASO GALLINA [ PIEMONTE ]
AZ. AGR. DI CATO [ ABRUZZO ]
AZ. AGR. PODERE MAGIA [ EMILIA ROMAGNA ]
BRANDISIO [ PUGLIA ]
GRAWU [ TRENTINO ALTO ADIGE ]
GRADIZZOLO [ EMILIA ROMAGNA ]
ENO’ TRIO [ SICILIA ]
CANTINA SA’ DEFENZA [ SARDEGNA ]
VINTAGE [ VALLE D’AOSTA ]
ROCCO DI CARPENETO [PIEMONTE ]
AZ. AGR. SANTA CATERINA [ LIGURIA ]
CANTINA QUINZAN [ EMILIA ROMAGNA ]
AZ. AGR. GAROGLIO DAVIDE [ PIEMONTE ]
TENUTA CA’ SCIAMPAGNE [ MARCHE ]
BOSCHERA WINKLER [ VENETO ]
CASCINA LA SIGNORINA [ PIEMONTE ]
VNA WINE [ LOMBARDIA ]
IL MAIOLO [ EMILIA ROMAGNA ]
TERRAZZI ALTI [ LOMBARDIA ]
FORTI DEL VENTO [ PIEMONTE ]
VINI FERRARA SARDO [ SICILIA ]
BRESSANELLI FORTUNATO [ LOMBARDIA ]
ABBAZIA SAN GIORGIO [ SICILIA ]
SOLENGHI GAETANO [ EMILIA ROMAGNA ]
AZ. AGR. TRE RII [ EMILIA ROMAGNA ]
TERRE DELLA LUNA [ LIGURIA ]
AZ. AGR. ROCCA RONDINARIA [ PIEMONTE ]
AZ. AGR. BRAGAGNI [ EMILIA ROMAGNA ]
CASALE BIO [ TOSCANA ]
CA’ DEI QUATTRO ARCHI [ EMILIA ROMAGNA ]
CASA CATERINA [ LOMBARDIA ]
MATRIGNANO [ TOSCANA ]
AZ. AGR. SAN LURINS [ FRIULI ]
PODERE CERVAROLA [ EMILIA ROMAGNA ]
CASA BELFI [ VENETO ]
CASCINA BOCCIA [ PIEMONTE ]
PODERE GUALANDI [ TOSCANA ]
DANIELE PICCININ [ VENETO ]
TENUTA GRILLO [ PIEMONTE ]
IL TUFIELLO [ CAMPANIA ]
AZ. AGR. LA POIESA [ EMILIA ROMAGNA ]
INDOMITI [ VENETO ]
I FUTURI VIGNAIOLI ? [ EMILIA ROMAGNA ]
ARTIGIANI DEL CIBO:
AZ. AGR. PARIZZI FABRIZIO – LUMACHE [ EMILIA ROMAGNA ]
TORREFAZIONE LADY CAFFE’ [ EMILIA RO,AGNA ]
L’ANCIUA – ACCIUGHE [ LIGURIA ]
AZ. AGR. LA BAITA – PESTO/SALSE/VERDURE…. [ LIGURIA ]
ZIO PASQUALE – TARALLI [ PUGLIA ]
AZ. AGR. CAPRISS – FORMAGGI [ EMILIA ROMAGNA ]
PASSION COCOA – CIOCCOLATO [ LOMBARDIA ]
TAGLIATO PER IL GUSTO – SALUMI [ VENETO ]
EMILIO STROPPA [ CONSERVE DI FRUTTA E VERDURA ]
MIBON CHEF SOTTOVUOTO – PIATTI CALDI [ LOMBARDIA ]
Gli orari di apertura sono domenica 02/02/2020 dalle 11:00 alle 19:30) e lunedì 03/02/2020 (dalle 11:00 alle 18), tempo abbondante per consolidare la vostra conoscenza di una nicchia del mondo del vino sempre più «parlata» o per iniziare un percorso che potrà essere di breve durata come introdurvi nel vortice di una sana, misurata, attenta «dipendenza». Una festa insomma per chi come il sottoscritto adora gli ossimori.
Domenica 2 febbraio Vino In-dipendente ospiterà alle ore 15:30, al piano superiore della rassegna, una degustazione di 3 tipologie di caviale (da specie di storione diverse) in abbinamento a 3 vini naturali. Il costo di partecipazione, da pagare in loco, è di euro 30.
Per informazioni e iscrizioni info@vinoindipendente.it – Stefano Belli – +39 333 4308938