Innegabile che il forzato distanziamento sociale, nella sua massima espressione di #restiamo a casa, abbia dato vigorosa spinta a tutte quelle modalità di comunicazione in remoto da tempo esistenti ma per lo più appannaggio di alcune categorie di persone e scarsamente utilizzate dalla grande maggioranza della popolazione, se si escludono alcuni programmi di messaggistica istantanea come WhatsApp per citarne almeno uno. Stessa sorte per altre app specifiche, e in questo caso per una Web App che nel linguaggio informatico ha il significato di:
«Una applicazione web (web application in inglese, abbreviato web app), in informatica ed in particolare nella programmazione web, indica genericamente tutte le applicazioni distribuite ovvero applicazioni accessibili/fruibili via web per mezzo di un network, come ad esempio una Intranet all’interno di un sistema informatico o attraverso internet, cioè in una architettura tipica di tipo client-server, offrendo determinati servizi all’utente client.»
da Wikipedia
Altrettanto innegabile che consultare il proprio smartphone alla minima occasione sia ormai gesto automatico, riflesso pavloviano, come prima poteva essere l’alzare il polso sinistro per consultare l’orologio. Che sia l’itinerario da seguire, il tempo che farà, il messaggio che si attendeva, la notizia in tempo reale, il nome di un attore, la recensione di un ristorante… È lui l’oracolo a cui affidare le nostre scelte, la bussola che ci guida nel dedalo di strade reali o virtuali che siano.
Così, giusto una settimana fa, la più grande e importante associazione a difesa dei piccoli produttori, dei prodotti quasi dimenticati e a rischio di scomparsa, di una ristorazione attenta alla ormai celebre triade buono, pulito e giusto, a ciò che offre il territorio che la ospita ha deciso, per tutta la durata dell’emergenza Covid-19 di rendere disponibile a tutti coloro che lo desiderano, a tutti i co-produttori per utilizzare un’altra parola simbolo coniata da Carlo Petrini in sostituzione del poco felice termine consumatori, la web app Slow Food in Tasca dedicata da tempo ai soli associati. Un segno di condivisione, di apertura, certo con la speranza che finiti questi cupi tempi ci si sia affezionati alla possibilità di portarsi appresso qualche migliaio d’indirizzi, tra ristoranti, trattorie, osterie, cantine, produttori dell’agroalimentare, botteghe…, in linea con la loro filosofia, ma è desiderio del tutto lecito e per nulla vincolante.
La Chiocciola resiste! Da oggi Slow Food in Tasca è aperta a tutti i co-produttori d’Italia
Principali funzionalità della web app Slow Food in Tasca
Consigli: indirizzi di produttori, artigiani, osterie, ristoranti, cantine, botteghe e mercati suggeriti da Slow Food in tutta Italia, facilmente consultabili in base alla geolocalizzazione, località, posizione sulla mappa, ecc
Grandi eventi: Le grandi manifestazioni nazionali e internazionali
Eventi intorno a te: Le iniziative della rete locale di Slow Food
Documenti: I documenti associativi più importanti
I vantaggi per i soci: Tutte le opportunità riservate ai soci Slow Food
Slow Food Editore: Acquista direttamente su slowfoodeditore.it con gli sconti a te riservati dal 20% al 50%
Rinnova: Rinnova la tua iscrizione a Slow Food
Perché non nascondiamocelo siamo all’interno di un periodo che non solo cambierà il volto della ristorazione italiana e conseguentemente del suo indotto, ma ci costringerà, lo spero sinceramente, a ripensare alcuni valori, a operare delle scelte, a vivere lo spazio che ci ospita con altro rispetto, altra visione. Accennavo nel post precedente – Basta. Ma non è certo un diktat – ad alcuni tratti che vorrei mutassero, in alcuni casi sparissero, anche se nessuno di noi, neppure i più accorti e lungimiranti hanno magiche sfere in cui gettare lo sguardo sul futuro. Vero è che molti dei locali segnalati, molti dei produttori citati contengono già alcuni anticorpi per questa epidemia che colpirà, anche con esiti letali, questa dimensione così importante per il nostro paese. Anticorpi dal nome di concretezza, identità, unicità, stagionalità, coerenza, biodiversità…
L’invito è del tutto esplicito, chi sarà anche minimamente attratto dalle possibilità di conoscere questo mondo di produttori e trasformatori non ha che da andare sulle pagina dedicata alla web app e cliccare sullo spazio con la scritta Non sei socio? Accedi qui in forma gratuita emergenza Covid-19, seguendo poi le istruzioni delle pagine successive. Accanto alle varie funzioni e informazioni dell’app è stata implementata la parte riguardante chi ha attivato servizi di consegna a domicilio, modalità che in questo particolare momento è diventata una delle poche in grado di assicurare un minimo di respiro al comparto.
Devo la segnalazione dell’iniziativa e parte del materiale contenuto a Cristina Piazza che, con Flavio Marchesini, è responsabile del Mercato della Terra® di Sommacampagna.