Ti invito al viaggio
In quel paese che ti somiglia tanto
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
Hanno per il mio spirito l’incanto dei tuoi occhi
Quando brillano offuscati
Laggiù tutto è ordine e bellezza
Calma e voluttà
Il mondo s’addormenta in una calda luce
Di giacinto e d’oro
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
Arrivati da ogni confine
Per soddisfare i tuoi desideri
Manlio Sgalambro da Invito al viaggio di Charles Baudelaire
Inaspettato, per questo ancora più gradito, celato dietro al formale titolo di Comunicato stampa, mi perviene lo scritto di un omaggio a cui partecipano, come ideatori ed esecutori, «la famiglia, gli allievi e gli amici» che «hanno voluto riprodurre questo lievitato per continuare a tenere vivo il suo messaggio». Vittorio Fusari, scomparso il primo gennaio di questo per più versi infausto anno, il destinatario del gesto, Viaggio Fantastico, il nome del lievitato, costruito sulle sue iniziali e voluto dal figlio Giacomo, da sovrapporre rendendolo universale a quello del dolce bergamasco, la Torta Donizetti, da cui trae origine.

Passa il tempo, lento o veloce secondo il nostro umore, la nostra sorte. Fantasie di uomini, ché lui, il Tempo, scorre unicamente con il proprio imperturbabile ritmo. Un mese ancora e sarà un anno che Vittorio ci ha lasciati, mi permetto questa frase, io che lo conoscevo da trent’anni e passa, ma l’omaggio al cuoco, come mi piace questa parola che anche lui apprezzava e utilizzava, non è cosa triste, non porta lacrime e rimpianti quanto speranza, ne abbiamo eccome di bisogno, futuro… Prosegue quella sua strada iniziata qualche anno fa in maniera più ferma ed esplicita, l’attenzione posta alle caratteristiche nutrizionali del cibo, senza dimenticarne la necessaria «sostenibilità etica».
«È l’ultima ricetta studiata dallo chef franciacortino durante la sua esperienza allo storico caffè Balzer, frutto di quasi due anni di lavoro e ricerca». Parte come si diceva dalla Torta Donizetti, ideata e preparata per la prima volta proprio da Alessandro Balzer per il centenario della morte del compositore bergamasco Gaetano Donizetti. Sull’impianto classico della ricetta composta da burro, zucchero, fecola, farina 00, ananas candito, albicocca candita, uova, vaniglia e profumo di maraschino, Vittorio Fusari in un arco temporale di circa due anni ha via via sostituito alle materie prime elencate altre materie prime, più integre, ridotto la percentuale di grassi e gli zuccheri semplici, quelli ad alto indice glicemico, eliminato le farine cariche di glutine, portato all’estremo la ricerca delle provenienze, dei dettagli, degli equilibri. La farina è quella integrale di grani antichi a miscuglio in campo (varietà Verna, Virgilio, Gentilrosso e San pastore) dell’Azienda Agricola Emiliana Bertoli, il lievito è quello madre, poi miele biologico infuso con scorze di arance e limoni biologici, vari Presidi Slow Food come vecchie varietà di albicocche del Vesuvio, sale marino di Trapani, vaniglia della Chinantla… Il dolce finito viene poi accompagnato da dello zucchero da spolvero arricchito dalle spezie della comunità del cibo. Un viaggio per raccogliere il meglio di piccole produzioni che rischiano come tante l’estinzione.
Il Viaggio Fantastico, inizio di un viaggio e di una nuova realtà dal nome Visione Futura, sarà prodotto in 300 pezzi, non certo difficile esaurirlo in breve tempo, chi ne fosse interessato può visitare il sito creato per l’omaggio – Il Viaggio di Vittorio -, scrivere all’indirizzo dedicato info@ilviaggiodivittorio.it o contattare Anna Patrizia Ucci al +39 338 7575787.
Note di degustazione: Viaggio Fantastico pur derivando idealmente dalla Torta Donizetti è un lievitato con l’utilizzo esclusivo di lievito madre, in questo un voluto omaggio alla scuola bresciana del Maestro Iginio Massari come confermato da chi ha voluto proseguire il Viaggio… La lievitazione, diversamente da quanto è visibile nell’unica foto a mia disposizione, è del tutto omogenea senza la presenza alcuna di cavità macroscopiche, il profumo è gradevole, delicato, privo di sia pur minime note «acide», segno di un’ottima gestione del lievito, emergono calibrate note di vaniglia, miele e sottili sentori agrumati. In bocca è soffice, non si oppone alla masticazione, le albicocche semi-candite aggiungono sapore senza incrementare significativamente la dolcezza dell’insieme. L’equilibrio globale invita alla seconda fetta, l’aggiunta dello zucchero speziato da spolvero, note di anice stellato in leggera evidenza, completa il naso e, in dosi corrette, non prevarica affatto il gusto del lievitato.
Assaggio personale del 06.12.2020
Le immagini sono cortesia di Anna Patrizia Ucci: grazie Patrizia, il mio regalo di Natale l’ho da te ricevuto in anticipo, un abbraccio a tutti voi…
Non ho volutamente inserito quanto sul comunicato stampa faceva riferimento a Brescia e Bergamo capitali della cultura 2023 per non allungare troppo il post e concentrarmi sulla figura di Vittorio, ma ha provveduto WordPress a ricordarlo nei post correlati: Cibo è Cultura: Brescia e Bergamo Capitali della Cultura 2023 In “Arte e Cultura”
A Vittorio si doveva!
Ricordo quando mi donò il suo primo panettone. Sublime per l’armonia che scaturiva nel gustarlo.
Vittorio era così, più lo conoscevi, più lo stimavi ed apprezzavi. Amico vero, uomo di notevole cultura, mai arrogante e un buono di cuore con tutti.
Una sera a cena a casa nostra ero imbarazzata: Vittorio che dirà del mio piatto? Gusto’ veramente il mio pollo nostrano con funghi e devo dire che ciò mi rese rilassata e felice.
Un anno che mi pare ieri.
Una persona così è impossibile dimenticarla.
Grazie per l’iniziativa lodevole
Grazie per il ricordo condiviso Annamaria.