Pian delle viti o del continuo provare

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,   chi e’ infelice sul lavoro,   chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,   chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai   consigli sensati. Martha Medeiros da Lentamente muore 2016, conosco, sia pure attraverso i social media, Yvette Oosterhuise: m’informa che…

Dukka: miscela di spezie e culture

«Il cibo è cultura quando si produce, perché l’uomo non utilizza solo ciò che trova in natura (…) ma ambisce anche a creare il proprio cibo, … Il cibo è cultura quando si prepara, perché una volta acquisiti i prodotti-base della sua alimentazione, l’uomo li trasforma mediante l’uso del fuoco e un’elaborata tecnologia che si…

Da Sapì, un inizio in linea per il Festival dei Sapori 2021

«Le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci»Aristotele Quarta edizione per il Festival dei Sapori, nato a sigillo dell’anno in cui la Lombardia Orientale – East Lombardy – divenne Regione Enogastronomica Europea, con le province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova a mostrare, a far conoscere i non pochi gioielli del loro…

Dall’Oste all’osteria: storia breve di una cena inesistente

Non sarà sembrato che dicessi che il teatro è finito, vero? Ci sono dei grandi artisti che continuano a lavorarci, ma non è più collegato alla centrale elettrica principale. Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l’opera lirica e il balletto classico. Un’arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e…

L’untrice d’Italia

«Va’, va’, povero untorello,» rispose colui: «non sarai tu quello che spianti Milano.»Alessandro Manzoni, I promessi sposi Cap. XXXIV Premessa, ho controllato sul Nuovo De Mauro l’esistenza della desinenza femminile del termine untore. Basta inserire la parola Pasqua in Cerca nel blog, per reperire almeno sei post, le date dal 2010 al 2015, che in…

L’Ottavo Nano e la teoria delle finestre rotte

Niente è contagioso come l’esempio, e non facciamo mai grandi beni o grandi mali che non ne producano di simili. Imitiamo le buone azioni per emulazione, e le cattive per la malignità della nostra natura che la vergogna teneva prigioniera, e che l’esempio mette in libertà.François de La Rochefoucauld Basta una manciata di minuti in…

Qualcosa è cambiato…

Per la seconda volta, nell’arco temporale di pochi giorni, mi rifaccio a un post precedente, questa volta integralmente opera del sottoscritto, aprile 2011 con il titolo Cibo e vino 2.0, nove anni, tanti, tantissimi, in un’epoca dai cambiamenti, voluti e no, sempre più rapidi. Ne riporto i passi iniziali: Non riesco a trovare altro sinonimo…

Quel manzo all’olio (di Rovato…)

Nulla da eccepire, a Rovato, paese del bresciano con spiccata vocazione per le carni, tracce di commercio delle stesse si perdono nella notte dei tempi e sul rilievo del Monte Orfano. Dall’età longobarda, passando per il Medioevo, attraverso il periodo retto (1426-1797) dalla Serenissima Repubblica di Venezia, sino all’unità d’Italia: dopo poco meno di un…

Un Natale da asporto

Asportare, portare via da, sottrarre, estirpare. Voci trovate online, riscontrabili anche sull’obsoleto cartaceo. Non precisamente positive, non certo natalizie, eppure quest’anno sarà una delle principali modalità attuabili per rispettare una parte del rito. Svuotato da anni da tante, troppe cose, ridotto a corsa per gli acquisti, alla Messa della Vigilia per mettere a posto le…

2021: di gambero in Gambero

«… Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2021 mette da parte i voti … Forse a qualcuno mancherà il brivido della gara ma pensiamo che in un momento di difficoltà senza precedenti … sia più importante il gioco di squadra.» Laura Mantovano Fa davvero impressione andare al sito di un locale e vedere in non pochi…

2021 Osti e osterie (bresciane)

«“Non riesco a capire fino in fondo quale sia il carattere dominante dell’osteria di oggi…” ho detto ad alta voce. Mia moglie, sgranando gli occhi con l’aria di chi dice “questo è tonto” mi fa “Oggi? Ieri e oggi l’osteria è quella con l’oste, no?!“.»Marco Bolasco da cibario «Ci siamo resi conto – … – che…

Il fascino discreto della memoria: La Cantina di Esine

Si scrive per guarire sé stessi, per sfogarsi, per lavarsi il cuore. Si scrive per dialogare anche con un lettore sconosciuto. Ritengo che nessuno senza memoria possa scrivere un libro, che l’uomo sia nessuno senza memoria. Io credo di essere un collezionista di ricordi, un seduttore di spettri. … La realtà è così sfuggente ed…