E’ per me tradizione acquisita scrivere dell’annuale raduno dei Sovversivi del Gusto, quest’anno sentito o meglio vissuto in modo particolare ché Marco Salzotto e, da miglia e miglia, Giacomo Tincani hanno voluto dessi un infinitesimale contributo alla giornata. La prima riflessione è che, come sempre accade, dall’esterno si ha sempre un’idea che chiamare vaga è…